Come fotografare le stelle

Il cielo è pieno di stelle che fan sognare le cose più belle…

Eh si! sdraiarsi col naso all’insù per ammirare la volta celeste, lontano dal caos e dalle luci della città è un esperienza da provare almeno una volta nella vita 🙂

Ancora più emozionante è cimentarsi nella fotografia notturna, cercando di immortalare in una foto quello che un occhio umano non riesce a percepire. La foto qui in alto ne è una dimostrazione.

Fotografare le stelle da un punto di vista più tecnico è relativamente semplice, basta conoscere alcuni principi fondamentali (che spiegherò più avanti) per decidere cosa e dove fotografare e quale tipo di attrezzatura utilizzare.

Attrezzatura per fotografare le stelle

oltre ovviamente ad una reflex, una sedia, tanta pazienza e caffè avrete bisogno di:

  • Treppiede:
    è necessario utilizzare un supporto che vi permetta di fissare la vostra reflex durante gli scatti, questo perché ci troviamo a fotografare in condizioni di scarsissima luminosità ed è necessario utilizzare tempi di scatto molto lunghi, per cui fotografare le stelle a mano liberà è impossibile.
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  • Obiettivi:
    Per quanto riguarda la scelta dell’obiettivo il requisito fondamentale è che sia luminoso per cui il mio consiglio è di utilizzare un obiettivo con apertura del diaframma di almeno F/2.8 per quanto riguarda la lunghezza focale dipende dal tipo di fotografia che vogliamo ottenere. Solitamente vengono utilizzati obiettivi grandangolari o al massimo fino a 35 mm per ottenere foto panoramiche. In questo caso l’utilizzo dell’astro inseguitore è necessario se si superano i 20/25 ” come tempo di esposizione. Io personalmente mi trovo divinamente con il Samyang 14mm 2.8 che consiglio vivamente a tutti coloro che vogliono iniziare a fotografare le stelle.
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    Ultragrandangolare a focale fissa, ideale per la fotografia notturna sia per fotocamere con sensore Full Frame che APS-C.
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    Samyang 14mm f/2.8 IF ED UMC per Nikon
    Ultragrandangolare a focale fissa, ideale per la fotografia notturna sia per fotocamere con sensore Full Frame che APS-C.
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    Se invece il vostro scopo è la fotografia del cielo profondo per catturare una galassia, una nebulosa o ammasso stellare come ad esempio M42 la nebulosa di Orione oppure le pleiadi, avete bisogno almeno di un 200mm. In questo caso però l’utilizzo di un astroinseguitore è necessario.
  • Telecomando per scatto remoto
    si tratta di un dispositivo che permette di effettuare uno scatto a distanza evitando di toccare la fotocamera in modo da ridurre totalmente qualsiasi tipo di vibrazione, permettendoci di avere immagini più nitide. Ne esistono di vari tipi: programmabili o manuali, wireless o con cavetto. Il costo è inferiore ai 30 euro. Ecco alcuni modelli per fotocamere Canon e Nikon:
    Telecomando con LCD per per Canon
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    Telecomando con LCD per per Nikon
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  • Astroinseguitore (non necessario)
    si tratta di un accessorio molto utile che ci aiuta fondamentalmente ad ottenere foto con stelle puntiformi. Viene progettato in modo da inseguire il moto apparente delle stelle dovuto alla rotazione della terra, in questo modo siamo in grado di eliminare le strisce di stelle tipiche delle foto a lunga esposizione.

Come settare la fotocamera

Se abbiamo la possibilità di utilizzare una Reflex spostiamo la ghiera nella modalità M (manuale) in modo da avere il totale controllo sui seguenti parametri.

  • Messa a Fuoco e Stabilizzatore:
    prima di ogni altra cosa disabilitiamo la messa a fuoco automatica, essendo troppo buoio non riuscirebbe mai a trovare un punto su cui mettere a fuoco. Spostiamo quindi la ghiera del fuoco su infinito ed aiutiamoci con modalità Live View. Effettuate anche qualche scatto di prova controllando dal display se la messa a fuoco vi soddisfa.
    Se il vostro obiettivo dispone di stabilizzatore bisogna disattivarlo. Il suo scopo è quello di andare a compensare le piccole oscillazioni e vibrazioni che si creano nel momento in cui scattiamo a mano libera. Nel nostro caso è quindi inutile in quanto utilizziamo il treppiede per stabilizzare la fotocamera.
  • Diaframma e ISO:
    come accennato sopra nella scelta dell’obiettivo l’apertura del diaframma deve avere un valore F quanto più basso possibile, scegliete quindi l’apertura massima consentita dal vostro obiettivo e in ogni caso è bene non superare un valore F/5.6. Un diaframma molto aperto (es. F/1.8, F/2, F/2.8) ci permette di acquisire molta più luce in modo da catturare anche le stelle meno luminose non visibili neanche all’occhio umano.
    Per il valore ISO, l’ideale sarebbe utilizzare un ISO 100, in modo da ridurre al minimo il rumore digitale, ma dalla mia esperienza vi consiglio di iniziare provando a scattare con valore ISO 400 e solo nel caso in cui la foto risulterà ancora troppo buia aumentare fino ad un valore massimo di ISO 1600. Un valore ancora più elevato come ad esempio ISO 6400 renderebbe troppo sgranata la foto.
  • Tempo di Scatto:
    Il tempo di scatto va calcolato prendendo in considerazione principalmente due fattori:
    – le condizioni di inquinamento luminoso in cui ci troviamo;
    – il moto apparente delle stelle dovuto alla rotazione della terra;
    Nel primo caso andiamo a tentativi, proviamo a scattare una prima foto con un tempo di 15″. Se lo scatto risulterà troppo buio vuol dire che il sensore ha bisogno di qualche secondo in più per catturare più luce. Attenzione però al lento movimento delle stelle, se utilizziamo un tempo di scatto troppo lungo le stelle risulteranno strisciate nella foto. Per a questo problema utilizziamo la regola del 600.

La regola del 600

tale regola è molto semplice e non fa atro che indicarci il tempo di scatto da utilizzare per ottenere le stelle puntiformi prima che il loro movimento sia percettibile nella nostra foto. La formula è molto semplice, infatti basta dividere il numero 600 per la lunghezza focale dell’obiettivo che stiamo utilizzando.

Tempo di scatto = 600 / Lunghezza focale

facendo un esempio pratico se stiamo utilizzando una focale di 14mm il tempo di scatto massimo da poter utilizzare è di 600 / 14 = 42″.
ATTENZIONE: il valore ottenuto è valido nel caso in cui utilizziamo reflex con sensore full frame. Se utilizzate una reflex con sensore APS-C nessun problema, basta dividere ulteriormente il valore ottenuto per il fattore di crop 1.6 per Canon e 1.5 per Nikon. Ad esempio utilizzando sempre una focale di 14mm su un APS-C Canon il tempo di scatto massimo dovrà essere: 600 / 14 = 42 / 1.6 = 26″

Inquinamento luminoso

Direi che il peggior nemico dell’astrofotografia è il famoso inquinamento luminoso. Ovvero l’alterazione dei naturali livelli di luce, presenti in natura in un ambiente notturno, dovuto principalmente all’illuminazione pubblica e privata delle grandi e piccole Città. Il mio consiglio è quindi di allontanarvi quanto più possibile dal centro urbano cercando un posto quanto più buio possibile.

A tal proposito sono molto utili e disponibili online alcune mappe che illustrano la situazione dell’inquinamento luminoso in Europa. Per visualizzarla Clicca qui.

Consultando questa mappa è facile trovare il posto adatto con il minor inquinamento luminoso possibile più vicino alla vostra zona.

Conoscienza del cielo

A questo punto conosci il tipo di attrezzatura di cui hai bisogno e come impostare la tua reflex, ma sicuramente ti starai chiedendo: e ora dove punto la mia fotocamera?

Per creare una buona composizione fotografica ed ottenere foto di grane qualità e originalità quando fotografiamo le stelle è consigliabile avere un minimo di conoscenza del cielo notturno in modo da saper orientarsi per individuare un determinata costellazione o la stella polare ad esempio.

Non è necessario alcun telescopio o roba simile, basterebbe un piccolo binocolo (un 7 x 50 è l’ideale) ed un’App per il vostro smartphone che simuli un planetario

Grazie a queste semplici applicazioni vi basterà puntare il vostro smartphone verso la volta celeste per capire quali costellazioni o corpi celesti potete fotografare in quella porzione di cielo.

Approfondimenti

Un tecnica particolare per fotografare le stelle è quello dello star trail.

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