Ciao e benvenuto in questa seconda lezione del corso base di fotografia digitale. Nella precedente lezione abbiamo illustrato l’apparecchio fotografico e tutte le sue componenti (corpo macchina, obiettivo, mirino, ecc).
Oggi invece faremo una panoramica di tutte le tipologie di fotocamere digitali presenti al momento sul mercato. In questo corso base si affronteranno concetti adatti per lo più a fotocamere digitali reflex, ma mi sembrava opportuno chiarire in ogni caso quello che ci viene offerto dal mercato della fotografia digitale.
Al giorno d’oggi esistono numerose tipologie di macchine fotografiche digitali, proprio per questo nascono molto spesso nuove categorie che le identificano. In questo capitolo le analizzeremo una ad una per capirne svantaggi e vantaggi per ogni modello e per aiutarvi a capire qual’è la categoria più adatta alle vostre esigenze. Le categorie attualmente esistenti sono:
- Macchine fotografiche ultra-compatte (ad escursione interna)
- Macchine fotografiche compatte
- Macchine fotografiche semi-compatte
- Macchine fotografiche bridge
- Macchine fotografiche Mirrorless
- Macchine fotografiche reflex (DSLR)
Macchine fotografiche ultra-compatte (ad escursione interna)
Le fotocamere digitali ultra-compatte, rappresentano la prima fascia degli apparecchi fotografici digitali. Sono comodissime ed avendo delle dimensioni molto ridotte è possibile portarle ovunque. Figuratevi che alcuni di questi modelli, come quello illustrato qui in alto della Nikon, sono addirittura subacquei. Le principali caratteristiche di queste macchine fotografiche sono: un ampio display, che negli ultimi modelli è anche touch screen, ed un sistema di zoom azionato da alcune lenti ad escursione interna. Detto in termini estremamente semplici, quando effettuiamo uno zoom non noteremo, come avviene nelle fotocamere compatte, che l’obiettivo si allunga o si accorcia, proprio perchè l’escursione delle lenti che effettua lo zoom dell’immagine avviene verso l’interno della fotocamera e non verso l’esterno. Per questo motivo si ha un buon vantaggio in termini di spazio, di design e di consumo energetico. Essendo molto sottili (circa 2 cm al massimo) generalmente l’obiettivo è abbastanza piccolo con un sistema di zoom in genere da 3x a 5x a causa del ridotto spessore, anche il sensore è dalle dimensioni ridotte ma a volte risultano essere retro-illuminati dando risultati accettabili nonostante le dimensioni.
Generalmente questo tipo di apparecchi fotografici consento uno scarso intervento manuale nella scelta dei parametri per l’esposizione, proprio per questo motivo sono adatte solo a chi vuole avere sempre con se una piccola ed economica macchina fotografica che può immortalare i tuoi momenti in maniera discreta semplicemente premendo il pulsante di scatto.
Macchine fotografiche compatte
La differenza sostanziale tra questo tipo di fotocamere digitali e le precedenti sta nell’obiettivo, questa tipologia infatti dispone di un obiettivo ad escursione esterna, quindi abbiamo un sistema di lenti che muovendosi verso l’esterno riesce a raggiungere una lunghezza focale maggiore permettendo di arrivare ad avere uno zoom che va dai 5x ai 14x in base al modello della fotocamera. Nonostante l’obiettivo si chiuda quando la fotocamera è spenta, nel complesso questi apparecchi risultano essere lievemente più grandi delle ulta compatte, proprio perchè dispongono di obiettivi con un diametro maggiore e più luminosi e sensori più grandi. Per questo motivo si differenziano dalle ultra compatte per una qualità d’immagine leggermente migliore e un minor rumore elettronico.
Macchine fotografiche semi-compatte
Queste macchine fotografiche rappresentano ancora un evoluzione in più rispetto alle fotocamere compatte. Tutto diventa un pò più grande ed evoluto a partire dal sensore, dall’obiettivo ancora più luminoso e con zoom estremi e dal corpo macchina stesso che risulta essere leggermente più ingombrante ma anche più ergonomico per un impugnatura salda. In questa tipologia di fotocamera quello che fa la differenza è anche la possibilità di intervenire manualmente su molte più funzioni e controlli. Chiaramente questo tipo di apparecchiatura è tra le più costose delle fotocamere compatte.
Macchine fotografiche bridge
Per capire il significato di questa tipologia di macchine fotografiche basta tradurre dall’inglese all’italiano la categoria che le identifica. Infatti il termine “bridge” che tradotto significa “ponte” indica che queste fotocamere si collocano a metà, ovvero fanno da collegamento tra la categoria delle compatte e le relfex.
Quello che si può notare immediatamente e/o smanettando questi apparecchi per pochi minuti è che hanno molte caratteristiche simili ad una reflex a partire dalla forma del corpo macchina, ma anche dalla possibilità di gestire lo scatto in modalità completamente manuale dovendo accontentarsi però di un unico obiettivo. Proprio cosi, il punto debole delle bridge è che hanno in dotazione un obiettivo fisso a focale variabile e non intercambiabile. Questa caratteristica rende questa categoria di fotocamere digitali molto pratica ma allo stesso tempo di qualità. Adatta principalmente ad utenti che non hanno molta esperienza e che vogliono intraprendere questa passione senza spendere una fortuna.
Un ultima considerazione tecnica è dovuta al fatto che avendo a disposizione un solo obiettivo questo tipo di fotocamere digitali spesso dispongono di un enorme escursione focale, passando da un grandangolo fino ad un tele obiettivo, questo a discapito però della qualità degli scatti ed una distorsione delle immagini a determinate focali.
Macchine fotografiche mirrorless
Le fotocamere ditigali della famiglia delle mirrorless possono sembrare banali o ridicole all’apparenza, ma sono apparecchi molto costosi. Essi utilizzano una tecnologia molto simile a quella delle fotocamere compatte soprattutto per il fatto che non dispongono ne di specchio ne di mirino ottico, utilizzando la modalità live view o un mirino elettronico. Nonostante questo però possono offrire delle immagini ad un livello qualitativo altissimo.
La caratteristica principale di queste fotocamere è che dispongono di obiettivi intercambiabili molto leggeri e compatti propri perchè si ha poca distanza tra la lente ed il sensore.
Molte di queste fotocamere montano sensori nel formato APS-C, regalando una risoluzione molto elevata, anche se nel novembre 2013 sono entrati in commercio i primi modelli con sensori in formato Full Frame.
Come già accennato sono molto costose, per questo sono adatte a chi, avendo soldi da spendere, desidera viaggiare in totale comodità e leggerezza portando con se degli scatti a qualità elevate che solo una reflex può superare.
Macchine fotografiche reflex (DSLR)
Finalmente siamo giunti alla categoria top. Le fotocamere reflex, di cui tutti noi almeno una volta nella vita ne abbiamo sentito parlare o ne abbiamo desiderata una, chiamate anche DSLR (Digital Single-Lens Reflex) offrono a costi chiaramente più elevati, il massimo oggi disponibile in termini di qualità di immagine.
Anche se purtroppo spesso avere una reflex vuol dire tutto e non vuol dire niente. Dico questo perchè questa è una categoria molto ampia, partiamo infatti dalle reflex entry-level ad un costo anche abbastanza abordabile (partiamo dalle 300 € circa) per poi arrivare alle professionali (oltre i 4.000 € solo corpo macchina senza obiettivo).
Chiaramente sono ad obiettivi intercambiabili e hanno a disposizione molti programmi di scatto tra cui ovviamente quello completamente manuale che richiede una certa conoscenza ed esperienza, che in questo corso cercheremo di illustrarvi. Tutte le reflex sono a specchio mobile e la maggior parte delle relfex entry-level e per appassionati montano sensori APS-C mentre salendo di livello troviamo i sensori full frame perdendo anche molte funzioni automatiche tutto chiaramente a vantaggio di quelle manuali.
immagine in evidenza di Bilby CC-BY presa da Wikipedia.