Nella terza lezione riguardante l’esposizione, parleremo di tempo di esposizione detto anche tempo di scatto o tempo di apertura dell’otturatore, ovvero quella porzione di tempo in cui il sensore della nostra fotocamera reflex viene esporto per essere impressionato dalla scena che vogliamo riprendere.
Ecco in questo video una sequenza mostrata prima alla velocità reale e poi a rallentatore di quello che avviene all’interno della nostra reflex nel momento in cui andiama scattare una foto.
La velocità dell’otturatore generalmente viene misurata e visualizzata in secondi o in frazioni di secondo (es. 1/250, 1/60, ecc.), tranne che nel mirino dove un tempo di scatto di 1/50 viene visualizzato come 50 ed un tempo dell’ordine dei secondi, esempio 5 secondi, viene visualizzato come 5″ (con le virgolette ad indicare i secondi).
Come abbiamo detto, il tempo di scatto indica il tempo in cui la fotocamera permette alla luce, che entra dal nostro obiettivo, di colpire il sensore della nostra fotocamera.
Come si può facilmente intuire, una velocità elevata dell’otturatore è utile per fotografare e “congelare” oggetti o persone in movimento. Una bassa velocità invece viene utilizzata per catturare più luce della nostra scena (nel caso di paesaggi notturni ad esempio) o per creare particolari effetti di movimento (si consiglia per tempi lunghi di utilizzare un treppiede).
Facendo un esempio pratico, per capire cosa succede al nostro sensore quando si varia il tempo di scatto e quindi varia la quantità di luce. Se utilizziamo un tempo di 1/30 per esempio, esponiamo il sensore per una certa quantità di tempo, se invece impostiamo 1/60 facciamo entrare il doppio della luce rispetto ad un tempo di 1/30. Questo in gergo equivale a dire che stiamo aumentando di “1 stop” l’esposizione della nostra scena, chiaramente diminuiremo di 1 stop nel caso contrario.
Anche se può trarre in inganno, ricordiamoci che utilizzando tempi nell’ordine di frazioni di secondo, all’aumentare del numero al denominatore diminuisce il tempo di scatto.