Ciao a tutti, dopo diverse richieste di alcuni di voi lettori del blog su come realizzare un buon star trail, mi sono reso conto che ognuno utilizza un propria tecnica molto spesso non considerando alcuni fattori principali, per questo ho deciso di scrivere questo tutorial in cui vi illustrerò la tecnica base e alcuni consigli che io stesso utilizzo per realizzare i miei startrails.
Prima di tutto, quello di cui abbiamo bisogno è:
- Una fotocamera (ovviamente )
- un telecomando di scatto remoto o Magic Lantern
- un treppiedi
- un cielo possibilmente sereno
- Adobe Lightroom
- Software per assemblare le varie foto (vedremo nel dettaglio successivamente)
- tanta pazienza ed un bel pò di tempo a disposizione
Prima di addentrarci nella tecnica fotografica vera è propria per realizzare uno star trails è necessario avere bene in mente 2 requisiti fondamentali che contribuiranno notevolmente alla buona riuscita delle foto:
- Cercare un luogo lontano dall’inquinamento luminoso
- Conoscere ed individuare la stella polare
Il primo requisito è sempre quello più difficile da ottenere, dobbiamo cercare un luogo il più lontano possibile da grandi fonti luminose come centri urbani, l’ideale sarebbe andare in montagna oppure al mare orientando la fotocamera verso il mare, è importante anche che nel cielo non ci sia la Luna.
Per trovare la stella polare invece è semplicissimo, possiamo semplicemente utilizzare una semplice app per il nostro smartphone come Google Sky Map oppure Stellarium Mobile che consiglio vivamente di scaricare ed installare, oppure io personalmente utilizzo una tecnica semplicissima ovvero: individuo per prima cosa la costellazione dell’orsa maggiore o grande carro ed una volta individuato, come illustrato in figura, non ci resta che unire idealmente le due stelle inferiori (Merak e Bubhe) e prolungarle di cinque volte verso l’esterno. Noterete che questa linea andrà ad incrociarsi con una stella, ecco a voi la stella polare.
Arrivati a questo punto potrei descrivervi la migliore tecnica per effettuare uno star trails ma in realtà la prima vera sfida che dovrete affrontare e cercare di ottenere una composizione interessate che renda unica la vostra foto. Quindi un consiglio che vi do è quello di non andare di fretta ma di dedicare un pò di tempo a scegliere la migliore inquadratura.
Scelta la composizione e installata la fotocamera sul treppiedi, assicuriamoci che il tutto sia abbastanza saldo e non rischi di muoversi.
Ci siamo quasi! ora bisogna impostare correttamente i parametri della reflrex:
- ISO, Diaframma e Tempo di Scatto: Questi tre parametri sono strettamente correlati e la loro impostazione dipende molto dalle condizioni di luce in cui ci troviamo. Personalmente consiglio di non superare i 1600 ISO in modo da ridurre quando più possibile il rumore digitale e quell’effetto granuloso, il diaframma è consigliabile aprirlo quasi al massimo un f/4 – f/5.6 può andare bene (generalmente non apro mai al massimo il diaframma perchè utilizzando obiettivi di medio/basso livello la qualità della lente non mai il top e quindi andando a chiudere leggermente il diaframma vado ad utilizzare la parte più centrale della lente dell’obiettivo, che qualitativamente è migliore). Per quanto riguarda il Tempo di Scatto personalmente non preferisco effettuare un singolo scatto da 15, 30 o più minuti per il semplice fatto che più il tempo è lungo più il sensore della nostra reflex si scalda e più la nostra foto sarà piena di rumore digitale, hot pixel ecc., al contrario, effettuo diversi scatti (generalmente 150/180 scatti) ognuno da 25″ o 30″.
- Formato: anche se un pò pesante, in termini di dimensioni, io utilizzo molto il formato RAW, per il semplice fatto che conserva molti più dati della nostra foto che torneranno utili in fase di post-produzione con Lightroom.
- Focus: molti dicono che bisogna impostare la messa a fuoco su infinito, il mio consiglio puramente personale è quello di impostare le messa a fuoco su manuale e di posizionare la ghiera del fuoco un pò prima dell’infinito.
- Stabilizzatore: se l’obiettivo che stiamo utilizzando dispone dello stabilizzatore dobbiamo disattivarlo, questo perchè tale meccaniscmo cerca di stabilizzare le vibrazioni, ma in assenza di esse, le cerca, e questa ricerca può provocare delle piccole vibrazioni.
A questo punto non ci resta che importare tutti i nostri scatti in Lightroom, selezioniamo la prima foto ed spostandovi nell’area “sviluppo” andiamo a settare i vari parametri in base alle nostre preferenze e successivamente selezioniamo tutte le altre foto e cliccando su “Sincronizza” in automatica Lightroom apporterà su tutte le altre foto le modifiche che noi abbiamo effettuato alla prima. Fatto questo spostiamoci nella sezione “Libreria” e clicchiamo su “Esporta” in modo da esportare tutte le nostre foto in formato Jpeg.
Una volta che abbiamo belle e pronte tutte le nostre foto non ci resta altro che unirle per ottenere un bellissimo Star Trails. Per far questo io utilizzo un semplicissimo software: StarStax che in pochi e semplici passaggi unirà in automatico le nostre foto.
Creare uno Star Trails con StarStax
Una volta avviato il software le operazioni elementari da eseguire sono:
- Selezionare e trascinare tutte le foto esportate da Lightroom nell’area “Drop Image Here”
- Caricare eventuali Dark Frames (se disonibili)
- Cliccare sul pulsante “Start Processing” per iniziare l’elaborazione delle immagini
Ed ecco quello che sarà il risultato dell’elaborazione delle vostre foto:
Foto CC-BY di ESO/A.Santerne da Wikipedia
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